Dopo aver fatto una scorpacciata di polline, sono arrivato per caso in una Jungla.

  Ad un certo punto trovo uno strano monumento dove c'è una  grossa crepa di vetro aperta...

Io entro e trovo una strana  massa di pelle che dice ad altre strane  masse di pelle bicolore : - Allora, hai studiato il capitolo su Ottaviano Augusto? -.

  Io, spaventato, mi riposo su un tronco che 10 minuti dopo viene  spezzato e vengo scaraventato via da un fiume bianco.

Date retta a me, è una gabbia di matti!


Valerio V.

Con gli occhi di una farfalla

Valerio V. - Valentina - Giulia S.

Il  TESTO   DESCRITTIVO   può essere di due tipi:

SOGGETTIVO: che ha come  scopo quello di non fare

un ritratto vero e proprio della  realtà ma di comunicare delle  emozioni;

OGGETTIVO: che ha come scopo quello di descrivere

la realtà il più fedelmente possibile, senza aggiungere

considerazioni personali.

Ora faremo la descrizione della  nostra classe immaginando

di essere una farfalla entrata  per caso dalla nostra

finestra.

Come ci vedrà ?

Un giorno entrai in un posto strano e vidi tante teste che  sembravano pomodori giganteschi di tutti i colori.

C'erano anche tavoli dove i pomodori giganti posavano quaderni e penne.

         Mi posai su una specie di borsa dove vidi tante pagine scritte e non scritte, dei portapenne che non sapevo neanche cos'erano, forse astucci….boh!!!

Poi mi posai sopra uno di questi pomodori giganti ed ero affamata, cercai di dargli un morso ma, a un certo punto, vidi un'enorme ombra: erano le cinque dita di una mano, ma per fortuna riuscii a scappare.

Secondo me è stata sia una bella che una brutta esperienza

CIAO!!!

Valentina

.....chissà cos'è!

Un giorno stavo volando nei campi e mi trovai di fronte ad un enorme ragno.

Entrai dentro una ragnatela trasparente e vidi dei grossi cocomeri giganti di colore giallo, marrone, nero.

Erano sicuramente i figli del ragno.

Alcuni avevano anche la coda dei cavalli.

In una zampa tenevano dei fiori colorati che scrivevano ed ogni tanto se  li mettevano in bocca.

C'era un banco gigante con un "bruttissimo" cocomero che forse era il fratello più grande dei ragnetti.

A quel punto decisi di andarmene pensando che belli o brutti siamo tutti creature di Dio.

Giulia S.

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